Che lunga assenza ! Il povero Blog di  HomeRefreshing è stato un po’ trascurato. Colpa di qualche lavoro che ha richiesto più concentrazione ma anche “colpa” di qualche meritato giorno di vacanza che è servito per raccogliere idee ed ispirazioni con calma e leggerezza. 
A breve pubblicherò due lavori di consulenza online di cui mi sono occupata poco tempo fa: il restyling della cameretta mansardata di una giovanissima adolescente e la personalizzazione della camera da letto di un appartamento fresco di ristrutturazione e arredamento. 
Oggi invece volevo assolutamente parlare del pensiero ricorrente di questo periodo, dovuto al fatto che sto riflettendo delle nuove necessità organizzative del mio appartamento ( i figli crescono, le esigenze cambiano) , accorgendomi di tutte le cose che vorrei  devo sostituire/migliorare/trasformare.

Il pensiero ricorrente al momento è l’organizzazione dell’ingresso o, meglio, l’organizzazione di tutto quello che  
viene abbandonato in ingresso una volta varcata la porta di casa. 
E’ un problema vecchio come il mondo e, nel lontano 1953, i coniugi Eames avevano pensato di risolverlo con questo oggetto , prodotto da Vitra, che è diventato di culto.

Appendiabiti Hang it all

Nonostante le buone intenzioni degli Eames, che erano quelle, attraverso questo oggetto dal design ludico ed accattivante, di insegnare ai bambini il “gioco” di mettere a posto i propri vestiti, i risultati, generazione dopo generazione, non hanno raggiunto i livelli sperati e, complice il fatto che le case sono diventate sempre più piccole e gli spazi sempre più polifunzionali ( ovvero ingressi e ripostigli scomparsi da tutte le planimetrie), il problema del “mettete tutto a posto!!!!!” affligge oggi ancora migliaia di mamme con figli conviventi dagli 0 ai 35 anni.

Il massimo della fortuna sarebbe avere un ingresso con stanza guardaroba abbastanza grande da ospitare giacce, scarpe, zaini e borse di tutta la famiglia ma, se questa incalcolabile e rarissima fortuna non c’è, come possiamo attrezzarci?
Innanzitutto con un pizzico di rassegnazione.
Sì…rassegnazione. 
Perchè se i metri quadri sono quelli che sono e non possiamo avere un locale guardaroba o un armadio quattrostagioni in ingresso, dobbiamo rassegnarci ed optare per il tutto (più o meno ordinatamente) a vista.

Questo è lo spirito sciallo dei paesi nordici che invidio tanto e vorrei fare mio ( e anche divulgare, perchè se tutti cominciaste a tenere tutto a vista mi sentirei meno sola ).  
Perchè stressare i pargoli e i coniugi costringendoli ad andare in cerca della scarpiera e del guardaroba, aprire le ante, riporre giacce e scarpe e richiudere le ante? In fondo, entro al massimo 10 ore bisognerà riutilizzare il tutto, quindi è, senza dubbio, fatica sprecata.
E’ ovvio che, davanti ad una richiesta che costa tempo e impegno, tutti preferiscano abbandonare giacche e borse sulla prima sedia del tavolo da pranzo.
Dobbiamo rilassarci e rendere tutto più veloce e più pratico, imparando dai nordici.

I nordici lasciano tranquillamente le scarpe di uso quotidiano a vista. Le tolgono appena entrati in casa (loro hanno un meteo decisamente più piovoso del nostro, quindi le loro scarpe sono anche molto più sporche delle nostre) e le poggiano su tappetini o portascarpe di vario tipo, fino al prossimo uso.

Tappetino poggia scarpe

Ad esempio questi , di Tica Copenhagen , sono dei tappetini di gomma riciclata, molto pesanti (la versione più grande pesa circa 3 kg)  quindi rimangono ben fermi al loro posto , sono resistenti e facili da lavare, con un piccolo bordo per trattenere eventuale acqua piovana o sporco. Il disegno a rilievo ha una grafica geometrica o a foglie stilizzate. 

Credits Tica Copenhagen

Ovviamente può essere usato anche all’esterno (ad esempio in terrazza o fuori dalla porta di ingresso se abitate in villetta) e più la vostra famiglia è patita delle attività outdoor più aumentano i campi di utilizzo. 

Un’alternativa scialla-chic è quella di usare dei cesti di paglia, uno per ogni membro della famiglia      (calcoliamo la famiglia media di 3/4 persone, di più sarebbe complicato…). Anche qui l’abbinamento per le giacche è con l’onnipresente Hang it all mentre per le borse sono stati previsti una serie di ganci posizionati nella parte bassa di una mensola, sotto il grande specchio. Come vedete, casa elegantissima con soffitti alti, stucchi, pareti candide e un raffinato parquet a spina francese, per uno stile di vita per nulla compassato, in cui tutto rimane a vista, come nell’atrio di un qualsiasi asilo nido.

Credits
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Se siete single o coppia, può bastare un unico cesto e il tutto avrebbe l’aria più minimal e ordinata che vedete nella foto qui sopra.
Il piccolo appendiabiti è di Menu , esiste anche nella versione bianca e potete trovarlo qui.
Se proprio non potete fare a meno della scarpiera, ricordatevi di non dimenticare i dettagli, trattatela come se fosse un mobile importante di casa e abbinatele i giusti complementi.Questa in foto , la Stall di Ikea, è stata montata sospesa, senza i piedini di serie (mensola e specchio sempre di Ikea).
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Tornando al tutto a vista, ricordate che potete sbizzarrirvi con panche di ogni stile, sotto , sopra o dentro le quali mettere le vostre amate scarpe. Scegliete il look che meglio si abbina al resto del vostro arredo. 
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In queste tre ultime immagini i ganci appendiabiti a parete sono gli ormai famosissimi e coloratissimi Dots di Muuto che potete acquistare online QUI. 

Altri, molto belli, da tenere a vista sono:

– Normann Copenhagen, Curve e  il Drop it (c’è anche più piccolo);
– Minotti Italia, Meteore ;
– HAY, Gym (in diverse misure e colori) ;
– Kartell, Gancio, in policarbonato e in diversi colori.
– Design House Stockholm, Narrow (richiudibile, in nero, bianco e rosso).

Non mi resta che prendere metro, carta e matita e iniziare a riorganizzare, almeno graficamente, gli spazi . Per la realizzazione  sappiate che gli architetti, esattamente come i calzolai, quando devono far qualcosa a casa propria, hanno dei tempi moooooolto dilatati.
Enjoy Your Home!

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