Questo post è un gioco. 

Sfogliando riviste, siti web e…Pinterest, ormai da parecchio tempo non faccio altro che trovare esempi di arredamento in Stile Nordico. Bellissime ambientazioni tipicamente scandinave sfilano una dietro l’altra e sembrano non temere concorrenza.

L’arredamento in Stile Nordico, che non è una vera e propria tendenza fine a sé stessa ma più che altro è la trasposizione materiale di un vero e proprio stile di vita, (rilassato, familiare, informale, kids friendly, Hygge, etc etc.) è, fuori da ogni dubbio, sobrio,  raffinato ed elegante. 

Insomma…mi piace.
 Quello che mi dispiace invece è che spesso si dia allo Stile Nordico il compito salvifico di migliorare le nostre case come se non esistesse nulla di più perfetto e soprattutto mi dispiace che persino le Fincas di Palma de Mallorca siano ormai arredate in stile scandinavo.  

Mi affascina il modo in cui i Nordici arredano le loro case, rimango spesso incantata dal delicato equilibrio dei loro interni. E mi piacciono molte altre cose dei Paesi del Nord, tanto che ci ho passato le mie ultime vacanze estive, nonostante ci fossero 15° e il mare sembrasse quello di Bibione in inverno. Amo anche il Design Nordico che ha una lunga e nobile storia e oggetti con ormai 80 anni di vita e un fascino intramontabile. Però…

…perchè non parliamo un po’ di più di noi?


Perché ogni tanto, invece di guardare su a Nord non guardiamo un pochino  indietro? 
Al nostro recentissimo passato, a quello che, nonostante sia trascorso così poco tempo, già non ricordiamo più. 

Al nostro speciale spirito artistico che sicuramente è in grado di competere con la creatività nordica.


Questo non per campanilismo o per entrare in competizione con tutta la Scandinavia ma solo per il gusto di conoscere le nostre tradizioni e trarne ispirazione.

Il nostro Design è stato nordico , ben prima di questa pacifica invasione nordica ed è guardando ai grandi maestri del nostro Design che dobbiamo ricordarci cosa sia il  valore di un buon progetto. 

Sapete qual è la differenza tra noi e gli Scandinavi (che poi è il motivo per cui loro adesso hanno conquistato   le case di mezzo mondo e Pinterest )?  
E’ che alla loro Società interessa il design. Fa parte della loro quotidianità. Invece da noi il design è silenziosamente passato nella sfera del lusso, nella sfera del superfluo . 

Il design per gli Scandinavi è esattamente quello che è : una di quelle cose irrinunciabili che serve ad elevare la qualità della vita.


Quello che è più importante è che per loro il design non ha una mera valenza estetica, ma ha un valore pratico e soprattutto culturale.

I bambini crescono in mezzo al Design, sono imbibiti di Design. I loro giocattoli sono opere di Design pensate apposta per loro e le loro scuole sono architetture plasmate attorno alle loro esigenze didattiche e formative (ne avevo già parlato QUI). 

Al Nord investono sulle Scuole di Design, sulla formazione di giovani designers e, chi sceglie di fare il designer o l’artigiano (perché sono due cose che devono andare di pari passo), ha prospettive per un futuro promettente.

Da noi il designer oggi è visto come un sognatore, uno che non è ben chiaro che lavoro finirà per fare. Persino io, se mio figlio mi dicesse che da grande vuole fare il designer, comincerei a preoccuparmi. Le scuole dell’obbligo tagliano senza pietà l’insegnamento delle materie tecniche e artistiche e ci fanno dimenticare cosa si prova  a costruire qualcosa con le proprie mani.

Dovremmo impararlo a scuola cos’è il Design e chi sono stati i fondatori e i maestri del nostro Design Industriale.

Anche se poi finiremo per fare i chirurghi e non gli architetti, non si può non conoscere una parte così importante della nostra cultura.

Mi rattrista pensare che solo chi si iscrive ad una facoltà di architettura saprà chi era Achille Castiglioni.


Perciò, cominciamo il gioco: ho selezionato per voi una piccolissima serie di opere da guardare e anche da studiare e per scoprire quanto è nordico il nostro Design e anche che le idee degli oggetti Must Have che vediamo oggi nelle riviste, non sono proprio del tutto nuove.

Guardate com’era Nordico il Design Italiano…


La vedreste questa bellissima sedia a dondolo nel soggiorno una casa scandinava? Sarebbe perfetta, vero?

Sgarsul – Gae Alulenti per Poltronova (1962)


L’ha disegnata Gae Aulenti, per Poltronova,   nell’ormai lontano 1962, reinterpretando le forme della classica poltrona a dondolo in faggio curvato di Thonet. 


E della libreria Nuvola Rossa di Vico Magistretti cosa mi dite? Ha un’essenzialità,  una pulizia e un’idea progettuale, che ne fanno un oggetto fuori dal tempo e dalle mode. 

Sarebbe perfetta in qualsiasi soggiorno dal sapore scandinavo ed è in linea con tutti i trend del momento.
Eppure ha quasi 40 anni ed è italianissima.

Nuvola Rossa – Vico Magistretti per Cassina (1977)


Ed ecco  Lady, progettata da Marco Zanuso . Una seduta imbottita di un’eleganza intramontabile, nonostante il passare degli anni. Perfetta in qualsiasi ambiente, in ogni situazione. Proprio come una vera signora.

Riuscireste a immaginarla in un living dal gusto nordico?
Certo che si…

Lady – Marco Zanuso per Cassina (1951)

Guardate cosa rende speciale questo bel soggiorno nordico: la serigrafia di Enzo Mari , La Mela e la Pera , una delle icone della serie della natura.

La mela e la pera – Enzo Mari per Danese (1963)



Non sono solo queste serigrafie di Enzo Mari ad essere apprezzate in Scandinavia ma, soprattutto, il suo pensiero.  Dal 2010 Artek , storica azienda finlandese fondata da Alvar Aalto nel 1935, produce la collezione  Autoprogettazione, disegnata (ma soprattutto pensata) da Enzo Mari nel 1974. 

Sedia 1 – Enzo Mari


P.S. Il lampadario che vedete appeso al soffitto del soggiorno nordico è il modello Fl/y di Ferruccio Laviani per Kartell. Non è ancora un pezzo storico come gli altri ma è un prodotto italiano e, ciò che è importante, piace anche agli Scandinavi. 

Un altro oggetto di culto, molto nordico, è la lampada Parentesi disegnata da Achille Castiglioni e Pio Manzù nel 1971,  per Flos.


123

E ora giochiamo al gemellaggio Italia – Scandinavia, per scoprire che…

 …Great Minds Think alike!

Cominciamo con l’ormai mitica lampadina E27 che regna incontrastata in qualsiasi stanza scandinava che si rispetti. Una vera icona dello stile nordico.



Anche noi abbiamo avuto la nostra E27


Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1957)

I fratelli Castiglioni ripensano l’apparecchio illuminante industriale da 1000 W. Eliminano l’attacco a vite, accorciano il collo e ottengono un Bulbo trasparente in cui il filamento di tungsteno diventa un elemento decorativo. 

” Una lampada sbagliata, una lampada irrazionale, non da produzione in serie, ma lampada per il divertimento, anche perché legata a dei cordini con dei contrappesi: si poteva giocare a farla andare su e giù come una bolla di sapone”                                                                                                                                                                                                                   Achille Castiglioni



Eccole qui, le nordiche lampadine, che siamo abituati a vedere penzolanti da nordici soffitti, mentre decorano , con una nordica scenografia, la Sala delle Espressioni di Ideal Standard a Milano, nel 1965.



Achille Castiglioni – Sala delle Espressioni Ideal Standard – Milano


Il tavolino DLM (acronimo di Don’t Leave Me) di Hay (che, lo confesso, sono stata sul punto di comprare, durante la mia vacanza in Danimarca…) ha la caratteristica di poter essere spostato, grazie al manico che spunta dal suo ripiano. E’ talmente versatile da essere perfetto sia in fianco al divano che come comodino.


DLM



Il Servomuto , disegnato da Achille Castiglioni nel 1974 aveva la medesima idea progettuale.



Servomuto – Achille Castiglioni (1974)
Così come il tavolino Cicognino, di Franco Albini (1953)

Cicognino – Franco Albini – Cassina


E la scimmietta Zizì di Bruno Munari? Non vi ricorda una scimmietta danese (disegnata da Bojesen e bellissima anche lei…) che penzola da ogni mensola di ogni casa danese che si rispetti?
Zizì è nata nel 1953, ha ricevuto il Compasso D’Oro nel 1954 ed era un giocattolo in gommapiuma con anima modellabile in filo di ferro (prodotto da Pigomma, divisione del Gruppo Pirelli) . 




1 – 2 


Purtroppo della foto n. 2 non riesco più a reperire la fonte. Scrivere un post richiede molto lavoro e, a volte, qualcosa si perde per strada.  Se il proprietario dell’immagine  dovesse riconoscerla come propria non esiti a contattarmi per correggerne l’attribuzione.


C’è da dire che, nonostante le due siano coetanee, al momento la scimmietta Danese vince in popolarità  almeno su Pinterest. Di Zizì ci sono, infatti, pochissime immagini (anche perchè, purtroppo, non è più in produzione).

Se volete approfondire cosa significava il progetto di un gioco per bambini  (e il gioco stesso) per due dei più importanti Designer della nostra storia leggete QUI

Dimenticarsi di Zizì significa dimenticarsi dell’importanza che ha il Design nella quotidianità e nella crescita. Nel prendere consapevolezza di ciò che ci circonda, del valore del bello e dell’utile. Significa un po’ dimenticarsi della grande storia del nostro Design e dei nostri progettisti, della loro filosofia e del loro lavoro. 

La tendenza Nordica nell’arredamento può avere il valore aggiunto di farci capire e apprezzare il valore culturale e sociale di un buon progetto, di un buon prodotto. 

E di farci riportare l’attenzione sulla nostra Storia del Design .

A proposito della necessità e dell’importanza di conoscere la storia, i progetti e il metodo di lavoro del Grandi Maestri del Design Italiano, la Fondazione Achille Castiglioni, la Fondazione Vico Magistretti, la Fondazione Franco Albini e Triennale Design Museum, organizzano

 la Valigia Intergenerazionale,

 un progetto per stimolare il dialogo tra ragazzi e Over 60, sul tema del Design.


Leggi il Programma cliccando qui


La fondazione Franco Albini ha anche Laboratori per bambini (C’era una volta il Design) che hanno lo scopo di avvicinare i più piccoli al mondo del Design. 

Anche Triennale Design Museum ha un percorso didattico per bambini TDMEducation volto a stimolare la loro curiosità e il loro senso estetico. 

E’ proprio questo che significa essere Nordici!

Apprezziamo la bellezza degli ambienti scandinavi, ma soprattutto  impariamo da loro, ricordandoci di fare in modo che sia l’occasione per studiare e vivere il Design (proprio come fanno loro). Ricordandoci  anche di quanto eravamo Nordici noi. 

Enjoy Your Home!



4 risposte a “Com’era Nordico il Design Italiano”

  1. Avatar Casa al 21

    Bellissimo ed utilissimo articolo! Grazie per averci ricordato quanto siamo nordici anche noi 🙂

  2. Avatar Paola Pirritano

    Grazie ! Siamo nordici , molto bravi e con ancora tante cose da inventare 😀 !

  3. Avatar Paola Pirritano

    Grazie Margherita!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *