Cambiare casa spesso è un momento che porta con sé emozioni e tumulto. Anche se il cambiamento si è desiderato e porta ad un miglioramento in termini di posizione, metri quadri o tecnologia dell’immobile, organizzare un trasloco , con tutta l’inevitabile burocrazia che ne consegue, non è certo una cosa divertente.
Anzi, se proprio state pensando di cambiare casa, sappiate che un trasloco è in grado di mettere in serio rischio gli equilibri di ogni famiglia.
Io lo so per esperienza. Se mi seguite sul blog , ormai sapete che ho cambiato un certo numero di case in un quasi pari numero di anni.
Ad ogni trasloco ero costretta a fare delle piccole rivoluzioni giocando a Tetris con i mobili e lo spazio che avevo a disposizione perché non potevo certo pensare di cambiare l’intero arredamento ogni due anni.
Cambiare casa comporta una serie di spese che vanno aggiunte al semplice investimento sull’acquisto così, molto spesso, risparmiare sul nuovo mobilio diventa inevitabile.
Spese di agenzia e notarili, imposte di registro, piccole o grandi spese per la ristrutturazione, spese per il trasloco, apertura e chiusura delle utenze, spese di istruttoria per un eventuale mutuo eccetera eccetera.
Perciò, se state cambiando casa e non avete un budget senza fondo, pensare di adattare i vecchi mobili è sempre una buona idea.
Cucina compresa.
Spesso ho sentito dire :”la cucina è su misura, non posso portarla via”.
A meno che non passiate da un micro angolo cottura ad una cucina di 30 mq o viceversa, adattare una vecchia cucina ad un nuovo ambiente è quasi sempre possibile e vale sempre la pena, soprattutto se la cucina è di buona qualità.
I moduli delle cucine componibili, una volta tolto il top, possono essere riposizionati adattandoli alla geometria del nuovo spazio. Una volta sostituito il piano di lavoro con uno pensato per la nuova disposizione dei moduli , il lavoro è fatto.
E’ proprio questo l’intervento che è stato pensato per Giovanna che, dovendo cambiare casa, era dispiaciuta all’idea di dover sostituire la sua cucina , ancora nuova e di ottima qualità .
Eccola qui (il frigorifero, non visibile in foto, è in acciaio , è free standing e si trova nella parete di fronte alla zona cottura) :
Lo stile, il colore bianco e la finitura laccata lucida la rendono facilmente trasformabile nel look con pochi accorgimenti e adattabile a qualsiasi ambiente.
Abbiamo a disposizione 2 basi da 60 cm , una lavastoviglie a incasso, una base forno da 60 e una base lavello da 90.
Come pensili dobbiamo riutilizzare uno scolapiatti da 90, due moduli da 45, uno da 60 e una cappa a parete da 90 cm.
Vediamo ora come riprogettare la cucina con questi elementi.
Lo spazio in cui andrà sistemata è decisamente più grande di quello attuale:
Il pavimento che vedete in foto è presente in tutta l’abitazione e andrà rivestito con un parquet prefinito, in rovere sbiancato.
Ecco lo stato di fatto della cucina nuova e come abbiamo pensato di disporre i moduli esistenti in modo da utilizzarli al meglio, facendo attenzione a mantenere la funzionalità delle aree di lavoro.
Un vincolo importante, oltre ai mobili esistenti e allo sviluppo dello spazio è la posizione dello scarico del lavello.
In un ottica di contenimento massimo dei costi abbiamo deciso di non intervenire sulla posizione degli impianti.
Si è scelto di far realizzare un nuovo top in okite , stesso materiale del top blu attuale, questa volta in bianco.
Con questa disposizione, il piano di lavoro ha una superficie molto ampia e in parte viene sfruttato anche come penisola, permettendo di riutilizzare gli sgabelli esistenti.
L’unica modifica necessaria, oltre al top, è stata l’aggiunta di un modulo a giorno da 30 cm.
A parte questo, l’unico costo si risolve nello smontaggio e rimontaggio .
Pertanto, se vi capiterà prima o poi di traslocare, pensateci bene prima di abbandonare la vostra fedele cucina.
A breve le foto del lavoro ultimato, in piena filosofia HomeRefreshing.
Enjoy Your Home!
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