Quando ho deciso di acquistare casa i miei dubbi sono durati poco. Durante i primi tour, gli agenti immobiliari ci hanno mostrato appartamenti  appena ultimati in cui, nei minuscoli soggiorni con angolo cottura  , bisognava salomonicamente decidere se avere un tavolo oppure un divano e  camere da letto, che erano proprio “da letto” , perché un armadio era difficile farcelo stare.
Però erano appartamenti con finiture di pregio, con impianti nuovi efficienti e costruiti rispettando i nuovi criteri di risparmio energetico.
Il problema è che erano anche appartamenti a grande risparmio di spazio e, per contro, ognuno di quei pochi metriquadri costava parecchio.
L’altra parte dell’offerta immobiliare era rappresentata da appartamenti spaziosi, con cucina separata, camere da letto ampie, grandi disimpegni , bagni di generose dimensioni e un locale preziosissimo che da tempo pare essere scomparso dalle nuove costruzioni: il ripostiglio!!
Il problema è che, questi ultimi, erano appartamenti datati, con impianti fuori norma , finiture ormai superate e, ogni tanto, una distribuzione interna non proprio razionale. 
Però il costo per mq era spesso meno della metà rispetto al nuovo.
Non c’è stato bisogno di pensarci due volte. Era decisamente più conveniente acquistare un appartamento da ristrutturare e sistemarlo a misura delle nostre esigenze che non uno nuovo, ben rifinito e pronto da abitare ma con spazi insufficienti  per le necessità della nostra famiglia.
Se per noi la scelta è stata immediata e non c’è stato bisogno di fare grossi calcoli, volendo analizzare la questione con metro e calcolatrice alla mano a che conclusioni arriveremmo?
E’ una domanda che si sono posti anche il sito di annunci leader in Italia Immobiliare.it e  il portale ProntoPro.it  , startup che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigiano.

Vi mostrerò qui le conclusioni del loro studio.

Secondo l’analisi condotta su tutto il territorio nazionale da Immobiliare.it e ProntoPro, 
il costo medio di un intervento su un appartamento tipo equivale a 34.000 euro. 

Lo studio è stato condotto prendendo come esempio ( nei venti capoluoghi di regione ) un bilocale tipo, della superficie di 70 metri quadrati  , posto al primo piano di uno stabile in area semi-centrale, per il quale fosse necessario procedere ad una ristrutturazione totale con demolizione di partizioni interne, rimozione dei materiali e trasporto a pubblica discarica, ricostruzione dei tramezzi, esecuzione di intonaci e rasature, posa di nuovi pavimenti e rivestimenti, opere da imbianchino, opere da idraulico, impianto di riscaldamento, impianto elettrico, assistenze murarie, condizionamento dell’aria, infissi e fornitura materiali. 

ProntoPro.it ha analizzato i preventivi disponibili sul portale, arricchendo il campione con ulteriori interviste, e ha costruito la mappa italiana dei costi delle ristrutturazioni. 


Fonte: Immobiliare.it
Analizzando le cifre richieste nei venti capoluoghi emerge che Roma è la città più cara in cui comprare un immobile da ristrutturare (235.750 euro), ma anche quella in cui i lavori costano di più, dato che la spesa media è pari a 38.900 euro. Milano arriva seconda, sia per i prezzi di acquisto, qui mediamente pari a 226.650 euro, sia per le spese da sostenere per la ristrutturazione, che hanno registrato una media di 37.500 euro. Benché nell’ultimo Osservatorio di Immobiliare.it Firenze fosse stata eletta città più cara d’Italia per i suoi immobili, le cose cambiano quando si isolano quelli da ristrutturare: il capoluogo toscano si piazza terzo in classifica, con una media pari a 214.000 euro.

 Per ciò che, invece, riguarda il costo delle ristrutturazioni, la terza città più cara è Trento: qui mettere mano a un immobile tipo costa in media 35.850 euro. Di contro, è emerso che il capoluogo di regione in cui costa meno ristrutturare è Catanzaro, dove la media si è fermata a 28.850 euro.
Sono tutte città del Sud quelle che occupano il podio della convenienza: al secondo posto si è classificata Palermo, dove nel complesso i lavori arrivano a costare mediamente 29.700 euro; terza è Campobasso, in cui chi vuole ristrutturare un appartamento deve mettere in conto 30.050 euro. 
Quale che sia la spesa affrontata per la ristrutturazione, l’investimento ha il vantaggio di poter beneficiare delle detrazioni fiscali .

 «Con la proroga dei bonus per le ristrutturazioni anche per il 2016, il business dei lavori in casa potrà contare su un bacino di utenza ampio e variegato – dichiara Marco Ogliengo, CEO di Prontopro.it – a cui professionisti e artigiani dovranno rispondere in modo sempre più veloce ed efficace. In questo senso, il web è un luogo di scambio irrinunciabile dove far conoscere la propria offerta». 

Ed ecco la tabella per i venti capoluoghi di regione con i costi medi di acquisto per un bilocale di 70 mq (da ristrutturare) e la spesa media degli interventi di ristrutturazione: 
* Come zona di riferimento per Venezia è stata presa Mestre
Tirando le somme (è il caso di dirlo), se abitate a Catanzaro potete acquistare e ristrutturare un appartamento di 70 mq, in posizione semicentrale,  spendendo in totale 100.300 €.
Se invece abitate a Roma, per la stessa metratura il costo complessivo sarà di 274.650 €.
Se non teniamo in considerazione il prezzo di acquisto, che cambia notevolmente da città a città, possiamo dire che il costo di una ristrutturazione totale varia dai 412,14 euro/ mq a Catanzaro ai 555,71 euro/ mq a Roma.
 Non sono indicati i materiali scelti per la ristrutturazione ma possiamo immaginare che si tratti di una fornitura di livello medio ( i prezzi di pavimenti, rivestimenti, serramenti interni ed esterni, sanitari e quant’altro sono molto vari e influenzano notevolmente il costo finale della ristrutturazione).  
Questa tabella, nella sua variabilità, ci fornisce un’indicazione di quanto possiamo spendere per adeguare un immobile alle nostre esigenze ed è un aiuto per valutare se ci conviene acquistare un immobile nuovo o uno da ristrutturare. 
Enjoy Your Home!

4 risposte a “Compro nuovo o ristrutturo? Il dilemma di chi acquista casa.”

  1. Avatar Anonimo
    Anonimo

    Interessante articolo, grazie! Quando si vedono questi numeri ci si fanno due domande. Il nord Italia si fa sempre riconoscere…il mio compagno ed io stiamo per spendere più di 30 mila euro per una porzione di casa…non tutta la casa, solo un pezzo. Pazzesco! Mi viene da farmi due domande sull'impresa…grazie ancora per l'articolo.

  2. Avatar paolo serravallo

    Interessante, soprattutto se una parte dei lavori li si fa da se avendo un po di manualità, si puo' risparmiare e avere anche soddisfazione di quanto fatto con le proprie mani

  3. Avatar Paola Pirritano

    Le differenze di prezzo tra città e città sono notevoli ma rappresentano solo una stima e non vanno prese alla lettera (anzi…al numero). Nella stessa città e per gli stessi lavori si possono ricevere offerte molto diverse. E' sempre bene farsi fare tre preventivi da ditte diverse, parlare con le imprese e gli artigiani e confrontare costi ed esperienza di chi ci farà il lavoro. Non sempre spendere di meno vuol dire necessariamente risparmiare.

  4. Avatar Paola Pirritano

    Bravo Paolo, ci sono dei lavori che è possibile fare da soli come la rimozione di vecchie piastrelle e l'imbiancatura(lascerei perdere impianti e demolizioni) . Anche se si è dei principianti, con un po' di pazienza si può fare un buon lavoro.

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